Fascicolo
21. “Rosa (La) Vincenzo”
18 marzo 1847
8 aprile 1851
Il fascicolo, intestato originariamente “Rosa (La) Vincenzo” (qui indicizzato in ordine alfabetico sotto la “R” anziché, come sarebbe opportuno, sotto la “L”), con la nota a penna “Tre lettere al Manuzzi del La Rosa, scrittore di commedie [e professore di letteratura italiana nella Regia Università degli Studi di Catania]”, contiene i seguenti 3 documenti: 1, Lettera di Vincenzo La Rosa a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Napoli 18 marzo 1847, già numerata a matita 4, nella quale lo informa che è intento a ritoccare le sue commedie, “oltre di che ho per le mani un poemetto in terza rima, che sarà intitolato “l’ombra di Dante”, e non è altro che un novello inferno” (cfr. “L'ombra di Dante Alighieri”. Cantica di Vincenzo La Rosa, Catania, Accademia Gioenia, 1859); 2, Lettera di Vincenzo La Rosa a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Napoli 18 marzo 1847, già numerata a matita 2, nella quale, oltre a “far capitare quelle commedie a’ letterati, cui erano dirette”, lo ringrazia per aver spedito “quella mia lettera pell’appello alle dame e il Discorso del Palermitano”. Lo informa inoltre del bel giudizio ricevuto sulle sue commedie da Niccolini, mentre sta aspettando un riscontro da Borghi e Ranalli. Infine si sofferma sulle associazioni al “Vocabolario” di Manuzzi; 3, Lettera di Vincenzo La Rosa a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Palermo 8 aprile 1851: si tratta di quattro facciate con la copia di tredici lettere di Pietro Giordani possedute da La Rosa.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci