Fascicolo
28. “Azzocchi Tommaso” (III) (1832-1837)”
4 agosto 1832
18 ottobre 1837
Il fascicolo, intestato originariamente ““Azzocchi Tommaso” (III) (1832-1837)”, contiene 23 lettere di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi, per il periodo 4 agosto 1832 - 18 ottobre 1837. Le lettere, ora riordinate e cartulate ex novo da 1 a 23, hanno un’antica numerazione progressiva a matita da 53 a 78, in continuazione della numerazione del fascicolo precedente. Il fascicolo contiene: 1, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 4 agosto 1832 (già numerata 53 a matita), nella quale lo informa di aver distribuito “il sermone di S. Bernardo” di Manuzzi; a tal proposito Venturi e Rezzi lo ringraziano; 2, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 13 settembre 1832 (già numerata 54 a matita) (su questioni librarie); 3, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 13 dicembre 1832 (già numerata 55 a matita), dove commenta la grave calunnia rivolta a Manuzzi e lo informa su “Muzzarelli e i quaderni del Vocabolario [di Napoli] per te”; 4, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 12 marzo 1833 (già numerata 56 a matita), nella quale chiede notizie su Giuseppe Montani e commenta la nomina ad accademico della Crusca del cavalier Ricci, il quale, a suo giudizio, “non sa la Grammatica”; 5, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 19 marzo 1833 (già numerata 57 a matita), nella quale si duole per la morte di Giuseppe Montani e gli chiede di aiutarlo a comporre un’opera che provasse “che in ogni secolo dai veri dotti si è voluto lo studio della lingua né vorrei lasciare indietro le autorità di coloro, che citano i nostri avversari in loro difesa; Cesarotti, Bettinelli e simile lordura; negli scritti di questi dovrebbesi trovare alcun che, che faccia per la nostra causa”; 6, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 8 aprile 1833 (già numerata 58 a matita), nella quale gli comunica che finalmente Dal Rio è stato liberato e gli chiede una copia della “vita del Cesari del Villardi”; 7, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 23 maggio 1833 (già numerata 59 a matita), nella quale critica aspramente il “Vocabolario napolitano” e gli chiede notizie sulla morte di Montani; 8, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 19 agosto 1833 (già numerata 60 a matita) (“Del tuo Vocabolario non posso dirtene che bene assai…”); 9, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 6 settembre 1833 (già numerata 61 a matita), nella quale, dopo aver parlato a lungo della ricchezza e della povertà della Chiesa e dei papi, scrive: “Dammi tu notizia di quel memoriale dato in luce dal Conte Leopardi. Come, diamine! L’autore de’ celebri dialoghetti t’esce fuori con un’opera di quel secolo, del quale lo facevo tanto amico, quanto il diavolo della Croce” [il riferimento non è a un’opera di Giacomo Leopardi, bensì all’opera del padre Monaldo: cfr. “Memoriale di frate Giovanni di Niccolò da Camerino francescano, scritto nel secolo del 1300 e pubblicato dal conte Monaldo Leopardi di Recanati”, Pesaro, Nobili, 1833]; 10, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 9 gennaio 1834 (già numerata 62 a matita) (brevi considerazioni sul “Vocabolario” di Manuzzi); 11, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 21 febbraio 1834 (già numerata 63 a matita), nella quale chiede spiegazioni sul termine “lasca”, sul suo significato e sull’esempio tratto da Sacchetti citato nel “Vocabolario della Crusca”; 12, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 19 giugno 1834 (già numerata 64 a matita), nella quale lo ringrazia del dono del “Vocabolario” curato da Manuzzi e lo ragguaglia, oltre che sui suoi personali studi, su Dal Rio, su Rempicci, su Brignole e su Rossi; 13, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 5 agosto 1834 (già numerata 65 a matita) (su tal Matrofini e sulle sue nuove teorie “su i verbi neutri passivi”); 14, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 10 ottobre 1834 (già numerata 66 a matita) (lettera di presentazione per il giovane Manfredi Maderni e per il suo educatore Don Ambrogio Campodonico); 15, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 25 novembre 1834 (già numerata 67 a matita) (ancora su Manfredi Maderni e sul “Vocabolario” di Manuzzi); 16, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 4 marzo 1835 (già numerata 68 a matita) (sulla spedizione ad Ambrogio Campodonico dei “quaderni” del “Vocabolario” di Manuzzi); 17, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 30 maggio 1835 (già numerata 69 a matita) (ringraziamenti per il ricevimento dei fascicoli 7-10 del “Vocabolario” di Manuzzi); 18, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 28 novembre 1835 (già numerata 71 a matita) (ancora sul “Vocabolario” di Manuzzi); 19, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 19 gennaio 1836 (già numerata 72 a matita) (sulla vendita del “Vocabolario” di Manuzzi); 20, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 2 giugno 1836 (già numerata 73 a matita) (ringraziamenti per il ricevimento di otto fascicoli del “Vocabolario” di Manuzzi); 21, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 12 gennaio 1837 (già numerata 76 a matita) (sulla voce “talco”); 22, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 8 maggio 1837 (già numerata 77 a matita) (sulle voci “talco” e “confetto”); 23, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 18 ottobre 1837 (già numerata 78 a matita), con la quale gli spedisce una copia del suo “Fedro; si lamenta inoltre di non aver più ricevuto i fascicoli del “Vocabolario” di Manuzzi.
Altri fascicoli di “Azzocchi Tommaso” (V-VII e IX-X) sono conservati nella Busta 1667.
Elisabetta Benucci
Elisabetta Benucci