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Scheda di archivio


Collocazione


Livello di descrizione

Fascicolo

Titolo

27. “Azzocchi Tommaso (II) (1831-1832)”

Data Iniziale

18 febbraio 1831

Data Finale

5 giugno 1832

Contenuto

Il fascicolo, intestato originariamente “Azzocchi Tommaso (II) (1831-1832)”, contiene 24 lettere di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi, per il periodo 18 febbraio 1831 - 5 giugno 1832. Le lettere, ora riordinate e cartulate ex novo da 1 a 24, hanno un’antica numerazione progressiva a matita da 27 a 52, in continuazione della numerazione del fascicolo precedente. Il fascicolo contiene: 1, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Roma, Savignano 18 febbraio 1831 (già numerata 27 a matita), nella quale domanda “nuove di Roma” e raccomanda accuratezza nella stampa del suo “Cornelio; 2, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Roma, Savignano 20 febbraio 1831 (già numerata 28 a matita), dove lo esorta ad aspettare il suo ritorno e a continuare la sorveglianza sulla stampa del “Cornelio”; 3, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 26 marzo 1831 (già numerata 30 a matita), con notizie sulla stampa del “Cornelio”; 4, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 23 aprile 1831 (già numerata 31 a matita), con notizie sul “Cornelio”, su Rempicci, “che sta in Fiumicino”, e su Ambrosini che lo saluta; 5, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 11 maggio 1831 (già numerata 32 a matita), con informazioni sul busto di Antonio Cesari, su Rempicci, su Giuliari, su Emiliani che sta in carcere; lo avverte che “avrai la patente d’Arcadia”; 6, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 30 maggio 1831 (già numerata 33 a matita), nella quale lo informa della posa del busto di Cesari nella Promoteca del Campidoglio alla presenza di Muzzarelli e Dal Rio; dà poi notizie del “Cornelio” e della “Crusca del Cesari”; 7, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 3 giugno 1831 (già numerata 34 a matita), nella quale parla dello stampatore Ba[…], che si spaccia per un amico di Manuzzi e che “disse che la Crusca da lui stampata [dal Cesari] era un libro che corrompeva il buon costume pei molti esempi messi dal Cesari alle voci oscene”; 8, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 14 giugno 1831 (già numerata 35 a matita): sulla questione dell’articolo da preporre ai cognomi; 9, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 19 giugno 1831 (già numerata 36 a matita), nella quale si sofferma ancora sulla questione dell’articolo da preporre ai cognomi e sul Cesari: “Ora penso di metter mano alla Raccolta del Cesari. Hai avuto quella tal risposta dal nipote? dimmi un po’ che va cercando costui?”; 10, Lettera di Tommaso Azzocchi a [Giuseppe Manuzzi a Firenze], Roma 13 luglio 1831 (già numerata 39 a matita): “Ecco finalmente ti mando ogni cosa: aggregazione, reliquia, patente d’Arcadia e due copie del mio Cornelio. Saprai forse che sono stato male…”; 11, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Savignano 12 agosto 1831 (già numerata 38 a matita), dove lo informa “che il Dal Rio già da molti giorni, è stato incarcerato e rinserrato nella Fortezza di Civita Castellana”; 12, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 22 settembre 1831 (già numerata 37 a matita), nella quale loda gli scrittori del Trecento rispetto a quelli del Cinquecento: “vuoi tu che io abbia più fede al Vocabolario della Crusca che ai trecentisti? O vuoi tu che io pensi che Boccaccio, Dante e Petrarca […] acquistino credito dal Vocabolario, o non piuttosto il Vocabolario da quegli autori che sono gli unici […] nostri maestri?”; inoltre commissiona a Manuzzi l’acquisto di alcune opere di Ariosto, Botta, Guarini, Manuzzi, Passavanti, Tasso, come da foglio bibliografico a stampa allegato alla lettera (12A); 13, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 13 novembre 1831 (già numerata 40 a matita), nella quale tesse gli elogi dell’amico; 14, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 22 novembre 1831 (già numerata 41 a matita), nella quale gli comunica di aver letto l’articolo di Giuseppe Montani sul suo “Cornelio”, edito sull’“Antologia”, e di esserne rimasto molto soddisfatto; lo informa inoltre che presto Dal Rio sarà rimesso in libertà; 15, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 10 dicembre 1831 (già numerata 42 a matita), nella quale si accenna ai controversi rapporti di Manuzzi coll’abate Rezzi; 16, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 15 dicembre 1831 (già numerata 43 a matita), dove chiede ancora notizie di Montani e lo invita ad aiutarlo a diffondere e vendere il suo “Cornelio”; 17, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 24 dicembre 1831 (già numerata 44 a matita): ancora sul commercio di libri e sulla questione dell’articolo da preporre ai cognomi; 18, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 2 gennaio 1832 (già numerata 45 a matita), nella quale nuovamente si sofferma sulla questione dell’articolo da preporre ai cognomi; 19, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 16 febbraio 1832 (già numerata 47 a matita), dove si accenna a questioni di soldi, in particolare alle scarse finanze di Manuzzi; 20, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 28 febbraio 1832 (già numerata 48 a matita), nella quale si parla di libri e di un’edizione del Machiavelli che Azzocchi vorrebbe comprare; 21, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 2 marzo 1832 (già numerata 49 a matita): è una lettera di cortesia, dove ribadisce la sua amicizia per Manuzzi e si informa sui 9 fascicoli del “Dizionario Napoletano” che Muzzarelli gli deve dare; 22, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 31 marzo 1832 (già numerata 50 a matita), nella quale lo ringrazia per il ricevimento dell’elegante edizione di Machiavelli; 23, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi a Firenze, Roma 5 giugno 1832 (già numerata 52 a matita); 24, Lettera di Tommaso Azzocchi a Giuseppe Manuzzi, s.l. e s.d. (già numerata 29 a matita), dove lo informa che lascia Roma per andare a Savignano.

Ordinamento

Altri fascicoli di “Azzocchi Tommaso” (V-VII e IX-X) sono conservati nella Busta 1667.

Scheda a cura di

Elisabetta Benucci

Revisione a cura di

Elisabetta Benucci